Elogio della disoccupazione...

Elogio sì, e aggiungerei che il disoccupato stesso è elogio della pazienza...cercare lavoro (e trovarlo) è come fare 6 al super enalotto: un evento più unico che raro. Oltre a tutto il tempo che si 'perde' nel cercare, la cosa che più irrita è quell'aria di sufficienza con la quale vieni osservato da chi prende il tuo c.v. in consegna, come a dire: 'mica mi faccio soffiare il posto da te, appena metti piede fuori dal negozio lo cestino o ci faccio un bel falò!'.
Si aggiungono al calvario le agenzie per il lavoro interinale:

step 1 -> invio del c.v. via mail ad una precisa richiesta di lavoro

step 2 -> risposta con scritto di recarsi in un luogo fisico per effettivo colloquio (dove tu pensi: EVVAI! CI SIAMO!!!)

step 3 -> ti rechi sul posto e, COCENTE DELUSIONE, hai sprecato un biglietto del metrò per andare in una pulciosa agenzia a compilare un malloppo di cazzi tuoi formato guerra e pace e poi ti senti dire: 'c.v. un po' scarsino, comunque se capiterà qualcosa che può andare per te ti chiameremo...'

con 3 giorni di anticipo sul V2Day lo grido con soddisfazione e sfogo:

VAFFANCULOOOOOOOOOOO!!!!!

Mate